Vendevano libri rubati ad una casa editrice. In manette due ambulanti marocchini

Vendevano libri rubati ad una casa editrice. In manette due ambulanti marocchini – Vendevano libri rubati da una storica casa editrice.  Scoperti e denunciati dai carabinieri due ambulanti marocchini. 

 

Roma I Carabinieri della Stazione Roma San Pietro hanno denunciato a piede libero due cittadini marocchini di 22 e 42 anni, incensurati, con l’accusa di ricettazione. I militari hanno scoperto i due stranieri, venditori ambulanti, in possesso di ben 42 libri esposti su una bancarella. I testi, perlopiù trattati di lettere e scienze, ma anche di archeologia, filosofia e biologia, erano stati rubati a dicembre dello scorso anno in una storica casa editrice ubicata nei pressi di Via Veneto. La refurtiva, del valore di oltre mille euro, è stata  riconsegnata al legittimo proprietario.

 

 

Cavallo di ritorno” a via Tuscolana. Aggredisce a sprangate un connazionale per derubarlo del cellulare e della carta di identità, poi chiede 700 euro per il riscatto. Cittadino romeno arrestato.

 

 

Roma – I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno arrestato un cittadino romeno di 44 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, con l’accusa di rapina e tentata estorsione. L’uomo, in via Tuscolana, ha aggredito un connazionale 37enne colpendolo dapprima con calci e pugni, poi con una spranga, facendosi consegnare un telefono cellulare e la carta di identità. Per la restituzione del maltolto, il romeno ha chiesto alla vittima di versargli 700 euro. A questo punto il 37enne ha chiesto aiuto ai Carabinieri. Dopo averlo soccorso, i militari, grazie alla dettagliata descrizione dell’aggressore, sono riusciti a rintracciarlo. Il malvivente, che nel frattempo si era nascosto in una baracca ubicata nella zona della Circonvallazione Orientale, è stato arrestato dai militari dell’Arma: nell’alloggio di fortuna i Carabinieri hanno recuperato l’intera refurtiva, restituendola al proprietario. L’aggressore, trattenuto in caserma, sarà giudicato con rito direttissimo. La vittima è stata medicata e dimessa con tanto spavento e qualche giorno di prognosi.

 

Ostia: cinque persone sorprese a delinquere in questo week end, sono state assicurate alla Giustizia dai carabinieri della Compagnia di Ostia.

 

Il primo a finire in manette è un 25enne pregiudicato, ucraino d’origine ma da qualche anno residente in Via Portuense a Fiumicino. L’uomo è stato sorpreso a rubare in un noto calzaturificio nel centro commerciale “Parco Leonardo”. S.I., approfittando della folla e pensando di passare inosservato, ha estratto dalle tasche un paio di pinze, ha rimosso le placche antitaccheggio da un paio di scarpe di una nota marca prestigiosa e, successivamente si è diretto verso l’uscita senza passare per le casse. La sua condotta non è passata inosservata ad un addetto alla vigilanza che ha subito chiamato i carabinieri del posto, consentendone l’arresto.

 

Sempre a Fiumicino, in via Corona Boreale, i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato due cittadini romeni di 32 e 43 anni, entrambi residenti a Roma. V.S. e P.M., sono stati sorpresi a rubare in un cantiere edile da un addetto alla vigilanza. I due sono giunti sul posto sabato pomeriggio a bordo di un furgone Ford Transit e, approfittando dell’assenza del personale, hanno caricato sul mezzo materiale edile e elettrico del valore di diverse centinaia di euro. Fortunatamente in quel momento passava di li un addetto alla vigilanza che ha subito chiamato il 112. In pochi minuti sono arrivati i carabinieri che li hanno arrestati ncon l’accusa di furto aggravato in concorso. La merce trafugata è stata restituita al legittimo proprietario.

 

Nell’ambito delle attività di contrasto agli stupefacenti, due importanti arresti sono stati operati tra sabato e domenica.

 

Il primo a finire in manette è stato un 17enne di Acilia, sorpreso nella notte in via Gigi Chessa a bordo di una Citroen condotta da un’amica maggiorenne. Il giovane, alla vista dei carabinieri ha subito assunto un atteggiamento sospetto pertanto è stato perquisito e trovato in possesso di 5 dosi di marijuana. Nella sua abitazione, gli investigatori hanno poi rinvenuto e sequestrato ulteriori 38 grammi della stessa sostanza stupefacente e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostante stupefacenti e successivamente condotto nel centro di accoglienza per minorenni “Regina Agnelli” dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Minorile.

 

Infine, nel quartiere romano di Vitinia, domenica sera i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Ostia hanno arrestato due fratelli pregiudicati di 21 e di 28 anni. Nel corso della perquisizione eseguita nella loro abitazione in via Forlimpopoli, i militari hanno rinvenuto 110 grammi di chetamina, 40 grammi di extasy e 3 di hashish nonche tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi. Anche per loro l’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; A.D. e A.S. questa mattina sono stati condotti nelle aule del Tribunale romano per essere processati con giudizio direttissimo.

 

Sorpreso al Laghetto dell’Eur con 10 ovuli di eroina nello stomaco. Cittadino nigeriano 37enne arrestato dai carabinieri.

 

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma IV Miglio Appio hanno arrestato un cittadino nigeriano di 37 anni che aveva ingerito 10 ovuli di cocaina. L’uomo, i cui strani movimenti erano stati notati dai militari in Piazzale dell’Umanesimo, nei pressi del laghetto dell’Eur, è stato controllato. La perquisizione, in un primo momento, ha dato esito negativo, ma i Carabinieri hanno voluto vederci chiaro in virtù del forte nervosismo che l’uomo stava palesando durante le operazioni. Il 37enne, quindi, è stato accompagnato all’Ospedale “Sant’Eugenio” dove, grazie agli accertamenti radiografici, è stato scoperto il “tesoro” che stava trasportando nello stomaco: 10 ovuli termosaldati contenenti complessivamente 130 grammi di eroina. Lo stratagemma viene utilizzato dai pusher per trasportare le dosi da un posto all’altro ed eludere i controlli delle forze dell’ordine, apparentemente senza rendersi conto del forte pericolo cui sottopongono le loro vite: qualora, infatti, uno degli involucri si aprisse riversando l’eroina direttamente nello stomaco per loro significherebbe morte certa. Evacuati gli ovuli, il cittadino nigeriano, arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato associato al carcere di Regina Coeli, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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