Il 3 settembre presso l’Italian Pavilion del celebre Hotel Excelsior di Venezia Lido grande successo per l’attesa IX Edizione di Women in Cinema Award, riconoscimento nato con l’obiettivo di valorizzare e rendere omaggio al talento delle donne.
Testimonial, produttrice e curatrice del Premio, la giornalista e conduttrice Claudia Conte.
Ad aprire la cerimonia la Divina Patty Pravo, che ha ricordato le sue origini veneziane e ha annunciato la nuova serie televisiva sulla sua vita prodotta da Eagle Pictures alla presenza dell’AD Andrea Goretti e di Roberto Proia.
A ritirare la statuetta quest’anno anche Sofia Raffaeli, giovane ginnasta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, reduce dalle Olimpiadi di Parigi dove ha conquistato la medaglia di bronzo.
Presenti tra gli altri il Prefetto di Venezia Darco Pellos, il Prefetto di Padova Francesco Messina, il Prefetto di Pistoia Licia Messina, il Generale Nicola Conforti, il Generale Giuseppe De Liso, il principe Maurice, Direttore artistico del Carnevale di Venezia, Anita Falcetta Presidente di Women of Change.
I premi internazionali sono stati assegnati alla regista e sceneggiatrice polacca Agnieszka Holland e a sorpresa al regista Andrew Haig perché commenta Conte: “Premiamo anche uomini che sanno valorizzare il talento delle donne in maniera sana, senza compromessi, ma credendo nel loro talento e nelle loro capacità”
Sul palco per premiare Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici, l’intera Academy di Wica, un esempio di “complicità e di solidarietà femminile, di sorellanza” come dichiara Conte.
Il WiCA per il Sociale 2024 è stato consegnato alla Presidente dell’UNICEF Carmela Pace in occasione dei 50 anni dell’Unicef per il suo impegno nel promuovere con dedizione e tenacia i diritti dei bambini e all’attrice Giovanna Mezzogiorno per il suo impegno contro il bodyshaming. Inoltre insieme al Direttore generale Paolo Rozera e al Direttore di Rai per la Sostenibilità Roberto Natale, spazio anche all’Afghanistan, dove dopo l’arrivo dei talebani i diritti umani sono quotidianamente calpestati e negati, soprattutto alle donne. Emozionante la testimonianza dell’attivista afgana Zahra Hamadi, rifugiata politica che oggi vive e lavora in italia e ha trovato nel nostro paese la sua speranza per il futuro.