Videocittà 2020, Dobrovich: grandi artisti indie audiovisivi
Roma – “Videocitta’ si pone come osservatorio sulle avanguardie dell’audiovisivo contemporaneo, un’industria nuova che si alimenta anche grazie alle nuove opportunità rese possibili dai nuovi mezzi di produzione e di fruizione dell’audiovisivo”. Queste le parole con cui il direttore creativo della kermesse, Francesco Dobrovich, ha presentato Videocittà 2020, il festival delle Visioni, la manifestazione ideata da Francesco Rutelli che si aprirà oggi e durerà fino a domenica nella location del Giardino delle Cascate dell’Eur.
Sarà un grande festival delle luci e dei suoni, con al centro installazioni artistiche audiovisive dei più brillanti artisti del momento, quello che si aprirà questa sera sui 4,5 ettari del Giardino delle Cascate, restituito alla città dopo 60 anni di chiusure. “Ma questo è il terzo anno che torniamo all’Eur– ha ricordato Dobrovich- già nella prima edizione Videocittà ebbe una splendida esperienza in collaborazione con Fendi e lo scorso anno facemmo uno straordinario Videomapping sul palazzo di vetro dell’Eni. Lo scenario di quest’anno, pero’, è assolutamente straordinario e si presta per una parte del programma che da tre anni portiamo avanti e che vede una relazione tra audiovisivo e architettura monumentale. Per questo primo giorno al Giardino delle Cascate si parte con il lavoro di uno studio creativo che è assolutamente un’eccellenza dei tanti operatori che lavorano nel campo dell’audiovisivo: parlo dei i ‘Quiet ensemble’ che stanno rianimando questo giardino che, dopo 60 anni, è stato ristrutturato da Eur spa”.
“I social network, anche nel periodo di Covid – ha poi aggiunto Dobrovich parlando del contributo dei giovani all’edizione 2020 di Videocittà – hanno permesso un’ulteriore alfabetizzazione digitale. Questo ci ha permesso di scoprire un universo di video che riempie il web e che noi in questi giorni cercheremo di raccontare, tirando fuori una selezione di temi di attualità oltre che i protagonisti che sul web trovano successo. Quest’anno, in particolare, Videocittà fa uno scatto in avanti importante: anche noi diventiamo ‘creators’, perché crediamo sia molto importante poter coniugare le esigenze di un evento dal vivo, arricchendo l’esperienza sociale del vivere un’esperienza collettiva, andando pero’ anche a registrare il nostro evento, con determinati focus, che saranno sul web”.
Ma chi saranno gli artisti che si alterneranno a Videocittà 2020? “Uno di questi focus – ha concluso Dobrovich – è dedicato alla relazione tra la musica e l’audiovisivo. Abbiamo uno
showcase di un’etichetta che sta molto attenta all’estetica, Asian fake, che porterà artisti come ‘Coma_Cose’, Venerus e Frenetik&Orang3, che sono dei nomi che nella scena indie sono molto in voga. Li offriamo ad un pubblico raccolto, creando match con il top della creatività visuale giovanile. Abbiamo poi selezionato un artista digitale, Karol Sudolski, che farà visual specific per tutti gli interventi musicali, come anche per Margherita Vicario e i ‘Tre allegri ragazzi morti’. Un altro focus su cui stiamo lavorando con videocittà sono gli Awards, i premi che noi diamo ai giovani che operano nell’audiovisivo. E’
un premio qualatitvo. Abbiamo anche premiato Zerocalcare, che ha fatto diverso milioni di visite su un’idea geniale. Un emblema per la sua generazione”.