“Vissi d’Arte”: Magnifica serata dedicata alla Lirica con due grandi Star.
Grande successo per Amarilli Nizza e Fabio Armiliato al Teatro Politeama di Catanzaro, accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Calabrese diretta dal maestro Filippo Arlia.
Al Teatro Politeama di Catanzaro si è conclusa la rassegna “Festival d’Autunno” con un gala lirico dedicato al soprano Maria Callas.
Protagonisti della serata due grandi star della lirica internazionale: il soprano Amarilli NIZZA e il tenore Fabio Armiliato, che hanno dato vita a un programma molto ricco che ha emozionato e coinvolto il pubblico presente.
L’orchestra filarmonica calabrese, formata da giovanissimi elementi e diretta dal maestro Filippo ARLIA , ha arricchito la serata accompagnando cn sicurezza e eleganza le prestazioni dei due protagonisti.
I due artisti hanno dato sfoggio della loro bravura e della loro grande esperienza teatrale sia nelle grandi arie del loro repertorio che nei duetti, dove hanno reso anche la parte scenica viva è interessante.
Particolarmente intensa è stata Amarilli NIZZA in “Vissi d’Arte” e nell’aria “Pace mio Dio” dalla Forza del Destino di Verdi, affrontate con la sua classe di interprete, mostrando un bel legato e ottime intenzioni musicali, mente Fabio Armiliato si è messo in mostra particolarmente nell’intenso monologo di Otello e e nella celebre aria dalla Tosca di Puccini, “ E lucevan le stelle” dove ha dato sfoggio di un fraseggio davvero superlativo.
L’orchestra ha integrato il programma con sinfonie e brani tratti da opere di Leoncavallo, Puccini, Verdi e con un omaggio al compositore calabrese Francesco Cilea.
Il pubblico è stato molto attento e si è percepita la gran voglia di ritornare a godere dal vivo della musica di qualità : le persone ne hanno un estremo bisogno come lo hanno anche gli artisti che possono finalmente ritrovare con continuità il contatto con il pubblico.
Un plauso all’organizzazione del concerto e del festival, che non poteva concludersi davvero in maniera migliore.
Foto : “Festival d’autunno.Foto studio Monteverde.”