VENERDI’ 1 APRILE ORE 21, TEATRO STUDIO BORGNA
Un viaggio “etno-linguistico” che parte dal Mediterraneo per spingersi oltre: si tocca l’Africa, l’Asia, l’America meridionale, per poi tornare in Europa e finire in Italia. Dieci lingue per undici brani, di cui sette originali
Un progetto di Sara Marini e Fabia Salvucci con Lorenzo Cannelli, Paolo Ceccarelli, Franz Piombino e Michele Fondacci. Ospiti della serata: Stefano Saletti, Alessia Salvucci, Theodoro Melissinopoulos e Pietro Cernuto
Un viaggio “etno-linguistico” che parte dal Mediterraneo per spingersi oltre: si tocca l’Africa, l’Asia, l’America meridionale, per poi tornare in Europa e finire da dove si è partiti, in Italia.Undici brani, sette originali e quattro tradizionali.
Un repertorio affrontato in dieci lingue: quelle di casa nostra – italiano, sardo, siciliano e calabrese grecanico (parlato nella provincia di Reggio Calabria) – e armeno, greco, bulgaro, iraniano, farsi (persiano) e portoghese.
E’ “Voci oltre” il primo album di Djelem Do Mar, che sarà presentato a Roma, venerdì 1 aprile, all’Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna. Ospiti speciali della serata: Stefano Saletti, Alessia Salvucci, Theodoro Melissinopoulos e Pietro Cernuto.
Si tratta di un progetto ideato nel 2016 da Sara Marini e Fabia Salvucci, due cantanti, autrici e ricercatrici che in quest’avventura sono affiancate da Lorenzo Cannelli (pianoforte, laouto cretese, symphonia medievale e voce), Paolo Ceccarelli (chitarra elettrica, chitarra classica e cavaquinho), Franz Piombino (basso elettrico e basso fretless) e Michele Fondacci (batteria e percussioni).
In particolare, Lorenzo Cannelli è anche compositore della maggior parte dei brani originali con la preziosa collaborazione di Paolo Ceccarelli per alcuni. Importanti sono anche gli autori dei testi originali: Pietro Cernuto, a cui si deve il testo siciliano di “L’amuri di na matri”, Theodoro Melissinopoulos, testo greco di ” I zoi pali”, Riccardo Tordoni, testi in italiano di “Se guardi qui” e “La vita oltre”, e Pietro Fadda, testo in sardo di “A Babbu Mannu”.
Il nome Djelem Do Mar nasce dalla fusione di parole provenienti da due diverse etnie: Djelem, o Gelem, che in lingua romanì significa camminare, andare, viaggiare, e Do Mar, che in portoghese si traduce in “del mare”.
L’album “Voci oltre” parte da un lungo lavoro di ricerca storica sul canto e sulla musica popolare e si contamina grazie all’uso di strumenti rock/pop. Un progetto che si propone come un percorso musicale dalle radici antiche ma dal suono contemporaneo. Troviamo, quindi, sonorità mediterranee, melodie greche, ritmi iraniani, africani e musica tradizionale del centro sud dell’Italia.
L’album è prodotto artisticamente da Stefano Saletti – musicista e compositore, uno dei nomi più accreditati della world music italiana – ed esce per l’etichetta Maremmano Records, con distribuzione Ird.
FABIA SALVUCCI E SARA MARINI
Interpreti, cantautrici e musiciste, Sara Marini e Fabia Salvucci si muovono da anni nell’ambito della musica folk e world. Sara ha all’attivo un album, dal titolo “Torrendeadomo”, che si è guadagnato la cinquina delle Targhe Tenco come miglior disco in diletto; Fabia è attualmente impegnata nel tour di Tosca, Morabeza.
Si sono incontrate all’Accademia “PercentoMusica” di Roma in un corso di alta formazione professionale multi stilistico per cantanti. Grazie al loro background musicale comune, alla passione per le sonorità etniche e all’amore per la riscoperta delle musiche tradizionali e dei canti antichi, hanno condiviso lo stesso percorso, iniziando da subito a cantare insieme.
Hanno studiato, e con alcuni di essi anche collaborato, con artisti ed etnomusicologi tra i più importanti del panorama musicale popolare italiano tra i quali: Giovanna Marini, Elena Ledda, Nando Citarella, Ambrogio Sparagna, Tosca Donati, Nicola Piovani, Germano Mazzocchetti .
Nel 2016 hanno dato vita al loro progetto musicale “Djelem Do Mar”.
Interpreti molto versatili affrontano le tradizioni musicali dei popoli dell’Est Europa, di quelli dell’Europa centrale, fino all’Africa.
Dopo anni di rielaborazioni hanno sentito l’esigenza di dedicarsi a composizioni proprie.
Attualmente cantano in diverse lingue e dialetti, tra cui: yiddish, albanese, rumeno, greco, spagnolo, arabo, portoghese e dialetti italiani dal nord al sud. Il loro lavoro si caratterizza dalla rilettura a due voci di un vasto repertorio frutto di attente ricerche, nel rispetto dell’estetica musicale della provenienza di ogni canto ma con lo sguardo rivolto al presente. Curano personalmente gli arrangiamenti e le armonizzazioni vocali.
Oltre ad esibirsi in concerti e spettacoli anche in altre formazioni dando vita a svariate collaborazioni, Sara e Fabia lavorano come insegnanti di canto curando numerosi progetti musicali legati alla vocalità popolare, mosse dal desiderio di trasmettere e diffondere il più possibile un patrimonio che sta scomparendo cercando di renderlo accessibile a tutti.