XXXIII festival Time in Jazz
Al via la prevendita dei biglietti per i concerti con ingresso a pagamento
e le prenotazioni online per i concerti gratuiti del trentatreesimo festival Time in Jazz
in programma dal 9 al 16 agosto a Berchidda (Ss) e altri centri del nord Sardegna.
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Mentre prosegue la campagna abbonamenti, prende il via da venerdì 24 luglio, a mezzogiorno, la prevendita dei biglietti per i concerti con ingresso a pagamento della trentatreesima edizione di Time in Jazz, in programma dal 9 al 16 agosto tra Berchidda (Ss), paese natale del suo direttore artistico, Paolo Fresu, e gli altri quindici centri e località del nord Sardegna che fanno parte del festival.
Sul circuito Vivaticket si potranno acquistare altri cento tagliandi disponibili per l’attesissimo concerto di Daniele Silvestri dedicato a Fabrizio De André a L’Agnata, la dimora del grande cantautore genovese nei pressi di Tempio Pausania, in agenda nella giornata inaugurale, domenica 9 agosto, con inizio alle 18. Il prezzo è di 20 euro, più i diritti di prevendita.
Venticinque euro (più diritti di prevendita) costa invece il biglietto per ognuno dei cinque concerti in programma sul palco centrale del festival, quello allestito in Piazza del Popolo a Berchidda: di scena, martedì 11 agosto, Paolo Fresu alla testa del Devil Quartet, con Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria; mercoledì 12 riflettori puntati su Rita Marcotulli in trio, con Ares Tavolazzi al contrabbasso e Israel Varela alla batteria; un’altra protagonista del jazz italiano, la cantante Cristina Zavalloni, al centro della serata di giovedì 13, accompagnata da Cristiano Arcelli al sax alto, Daniele Mencarelli al basso elettrico e Alessandro Paternesi alla batteria; venerdì 14, sarà la volta del quartetto di Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani, con Alberto Gurrisi all’organo Hammond e Marco Valeri alla batteria ad affiancare il trombettista torinese e il sassofonista di Terracina nel progetto “Connections” ; la sera di Ferragosto tiene infine banco il gruppo Voodoo Sound Club del sassofonista Guglielmo Pagnozzi con Roy Paci ospite della formazione accanto a Davide Angelica (chitarra elettrica), Alessandro Trebo (synth), Salvatore Lauriola (basso elettrico), Gaetano Alfonsi (batteria) e Danilo Mineo (percussioni).
Prosegue intanto la prevendita degli abbonamenti per le cinque serate in piazza del Popolo: 100 euro il prezzo intero, 90 il ridotto (più diritti di prevendita). Riduzioni previste per gli over 65, gli studenti universitari e i soci Time in Jazz.
Si potrà accedere all’area concerti solo con biglietti o abbonamenti digitali, scaricabili su smartphone e da esibire all’ingresso: una modalità che permetterà di evitare gli assembramenti e il contatto fisico con il biglietto cartaceo.
Al via su Vivaticket anche le prenotazioni obbligatorie per tutti i concerti a ingresso gratuito, in programma nei diversi centri che aderiscono a questa edizione numero trentatré di Time in Jazz: Arzachena, Bortigiadas, Budoni, Bulzi, Ittiri, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Mores, Nulvi, Olbia, Ploaghe, San Teodoro, Telti, Porto Rotondo. Anche in questo caso, i posti saranno limitati per garantire il distanziamento tra gli spettatori previsto dalle misure anti-Covid-19, e si potrà accedere solo esibendo all’ingresso la prenotazione su smartphone o supporto cartaceo.
Il programma di questa serie di concerti ha registrato intanto qualche piccola variazione rispetto a quanto già annunciato: si terrà a Ittiri (e non più a Ploaghe) il concerto del trombettista Luca Aquino in duo con il fisarmonicista Carmine Ioanna la mattina di martedì 11 agosto; nel pomeriggio dello stesso giorno, a Nulvi sarà di scena il trio intestato al contrabbassista algherese Salvatore Maltana con Marcello Peghin alla chitarra e Max De Aloe all’armonica; novità in cartellone, l’esibizione in solo di Bebo Ferra all’Aeroporto Olbia – Costa Smeralda il 12, mentre l’Organ Trio del chitarrista sarà la mattina del 13 a Budoni (e non più a Ittiri); nel pomeriggio del 14 si esibirà a Ploaghe (anziché a Cheremule) il trio del contrabbassista Marco Bardoscia.
Invariati tutti gli altri concerti in cartellone: quelli targati Tǔk Music (l’etichetta fondata e diretta da Paolo Fresu, che festeggia il suo decennale), come i duo formati dal bandoneonista Daniele di Bonaventura e il chitarrista Marcello Peghin (la mattina del 12 agosto a Bortigiadas), e dal sassofonista Raffaele Casarano con il contrabbassista Marco Bardoscia (il 13 pomeriggio a Loiri Porto San Paolo); il trio intestato al batterista Stefano Bagnoli (la mattina del 14 a Mores), il pianista Giuseppe Vitale (in solo il pomeriggio del 12 a Bulzi), e il quartetto d’archi Alborada – ovvero Anton Berovski e Sonia Peana ai violini, Nico Ciricugno alla viola e Andrea Agostinelli al violoncello – di scena il 9 mattina nella chiesa di San Sebastiano, a Berchidda, e con un’ospite d’eccezione come la cantante Maria Pia De Vito l’indomani pomeriggio al Castello di Baldu, nei pressi di Luogosanto.
Oltre al concerto con il Devil Quartet sul palco di Piazza del Popolo, nella sua Berchidda (la sera dell’11), altri due impegni attendono Paolo Fresu, che sarà di scena in trio con Marco Bardoscia e il pianista Dino Rubino alle prese con le musiche di “Tempo di Chet” (per l’ultimo atto del festival, al tramonto del 16 agosto, alla Laguna di San Teodoro) e alla testa del suo quintetto (il 10 sera – 21.30 ad Arzachena), una delle formazioni più longeve nel panorama del jazz, con i suoi trentasei anni di attività; accanto a Fresu, i membri storici: Tino Tracanna ai sax, Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Ettore Fioravanti alla batteria.
Il cast del festival è inoltre impreziosito dalle presenze della cantante Karima, accompagnata da Piero Frassi al pianoforte (a chiudere la giornata inaugurale, la sera del 9 agosto, a Porto Rotondo, e di Antonello Salis (la mattina del 10 a Telti), il grande pianista e fisarmonicista sardo che quest’anno spegne settanta candeline. Molte meno quelle sulla torta del talentuoso Giacomo Vardeu, giovanissimo virtuoso dell’organetto diatonico (il pomeriggio di Ferragosto nella chiesetta campestre di San Michele, poco fuori Berchidda).
Tutti sardi anche gli artisti e le formazioni in passerella al Festival Bar, mini rassegna che avrà per palchi i bar berchiddesi: si parte già dal 7 agosto con i Jericho (al Bar Centrale) per proseguire nelle sere successive con Giuseppe Bulla from Apollo Beat (l’8 al Muretto Cafè), Don Leone (il 9 al Bar K2), The Shakin’ Apes (il 10 al Jolly Cafè), Daniela Pes (l’11 al Cafè Rosé), l’Alden Duet di Alain Pattitoni & Denise Gueye (il 12 al Jazz Pub) e il Bad Blues Duo (il 16 al Bar della Piazza).
Confermate anche le tre diverse realtà musicali di Berchidda che faranno gli onori di casa: la Funky Jazz Orkestra diretta dal trombettista Antonio Meloni, impegnata con le sue parate musicali nelle strade del paese; la Banda musicale “Bernardo De Muro” (nei cui fila ha mosso i primi passi tra le note un giovanissimo Paolo Fresu), attesa in concerto al tramonto di Ferragosto nella bella cornice di piazza Funtana Inzas; e il batterista Giovanni Gaias, cui spetterà il compito di animare lo spazio jazz club, col suo gruppo e musicisti ospiti, dopo i concerti in Piazza del Popolo, intorno alla mezzanotte.
- Altri appuntamenti
Accanto ai concerti, come sempre a Time in Jazz, tanti altri appuntamenti e iniziative caratterizzano anche questa edizione. Come già annunciato, ritorna Time to Children, lo spazio dedicato all’educazione musicale dei bambini: un progetto coordinato dall’associazione Il Jazz va a Scuola, e sviluppato in collaborazione con la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, nato dalla volontà comune di Time in Jazz e del Banco di Sardegna di dedicare ai bambini percorsi ludici e formativi su misura per loro. Anche per Time to Children, nel rispetto di tutte le norme Anti-Covid per il pubblico spettacolo, l’ingresso agli eventi e la partecipazione ai laboratori saranno consentiti solo su prenotazione all’indirizzo mail timetochildren@gmail.com o al numero di telefono 349 382 1213 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19. Il programma di Time to Children è on line sul sito www.timeinjazz.it.
Le arti visive saranno presenti al festival con le mostre allestite alla Casara di Berchidda: ripercorre, attraverso gli artworks dei dischi, i primi dieci anni dell’etichetta discografica fondata da Paolo Fresu “10 Years of Tǔk Music”, mentre il racconto della passata edizione nel festival, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni, è affidato agli scatti dei fotografi Roberto Sanna e Daniele Franchi in “Time to Time”; in esposizione anche la mostra “CasArt – Casa d’Arte Time in Jazz”, con le opere della Collezione di Arte contemporanea, nata in seno al progetto PAV – Progetto Arti Visive nel 1997, grazie al contributo degli artisti che negli anni hanno partecipato alle iniziative del festival. A queste, in collaborazione con Madriche, si aggiunge al cartellone la mostra “Animas – Labirinti memografici“ di Filippo Franco Boe, in cui l’artista sardo, attraverso 114 dipinti in acrilico su tavola, ripercorre il ricordo di centinaia di volti e ritratti, in un viaggio immaginario dalla memoria al cuore.
La Casara ospiterà anche “Time to Read”, la consueta sezione del festival dedicata agli incontri con i libri e gli autori. L’11 agosto (ore 19) Mario Piatti e Enrico Strobino presenteranno la loro “Grammatica della fantasia musicale. Introduzione all’arte di inventare musiche“ (edito da Franco Angeli), di ispirazione rodariana, in cui si suggeriscono attività per lo sviluppo della creatività in contesti di educazione musicale; allo stesso orario, Severino Salvemini, Costanza Sartoris e Arianna Riccardi portano invece in dote, il 12 agosto, “I Festival jazz in Italia” (pubblicato lo scorso inverno da Manni Editori): un’analisi di impatto sul territorio, come recita il sottotitolo, che offre una prima mappa del sistema dei festival jazz in Italia in termini di offerta, domanda, struttura finanziaria e ricadute economiche, sociali e culturali. La sera successiva (13 agosto), sarà la volta dell’etnomusicologo Marco Lutzu che presenta il libro “Deus ti salvet Maria”. L’Ave Maria sarda tra devozione, identità e popular music (Edizioni Nota 2020, di Marco Lutzu). In “Perigeo. Una storia tra innovazione e sperimentazione” (edito da Stampa Alternativa), il giornalista musicale Luigi Onori ripercorrerà, il 14 agosto, le tappe del gruppo jazz-rock italiano di culto negli anni Settanta. Presentazioni editoriali anche al di fuori della Casara: il pomeriggio di Ferragosto, alla chiesetta campestre di San Michele, Rosa Maria Meloni, insegnante e dottore di ricerca in Scienze Sociali dell’Università di Sassari, parlerà del suo studio “La Tribù sonora – Time in Jazz tra identità, turismo e territorio“ (edizioni CISU) in cui ha ricostruito lo stretto legame tra l’identità culturale del festival e delle località in cui si svolge; l’indomani mattina (il 16 agosto), al Museo del Vino di Berchidda, sarà invece la volta di Antonio Casu che presenta “I racconti di Geremia nel paese del jazz” (Nemapress Edizioni 2020) e del progetto editoriale “Time in Jazz Diary 2019” (Postcard 2020), un diario della scorsa edizione festival corredato dalle foto di Daniele Franchi.
Dal passato recente alla stretta attualità: lo stato di salute della cultura in Italia al tempo del coronavirus è il tema di un incontro, “Dica trentatré”, la mattina Ferragosto alla chiesetta campestre di Santa Caterina, in collaborazione con la Federazione Nazionale il Jazz Italiano (IJI).
E non mancheranno nemmeno quest’anno le consuete iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale sotto l’insegna Green Jazz, dedicate ai temi del risparmio energetico, dell’uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell’abbattimento delle emissioni di CO2, anche nell’intento di ridurre l’impatto del festival sull’ambiente.
La trentatreesima edizione del festival Time in Jazz è organizzata dall’omonima associazione culturale con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Comunità Montana Monte Acuto e delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri coinvolti nel festival: Arzachena, Bortigiadas, Budoni, Bulzi, Ittiri, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Mores, Nulvi, Olbia, Ploaghe, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania e Porto Rotondo; con il contributo della Fondazione di Sardegna, del Banco di Sardegna, di Unipol Gruppo, di Corsica Ferries–Sardinia Ferries, e con la collaborazione di Consorzio Porto Rotondo, Agenzia Regionale Forestas, Rau Arte Dolciaria, distilleria Lucrezio R., Arborea, Le Cantine del Jazz e Geasar. Radio Monte Carlo è anche quest’anno la radio ufficiale del festival. Media partner Spotify e Spreaker. Time in Jazz fa parte dei progetti LIFE GreenFEST, dell’Associazione I-Jazz, della Federazione nazionale Il jazz italiano e del Sardinia Jazz Network.